Il prezzo di un cucciolo, cerchiamo di capire da cosa dipende e perché.


Talvolta chi si avvicina per la prima volta ai gatti di razza resta  perplesso di fronte ai costi di un cucciolo, e la prima obiezione che generalmente viene fatta è che si tratti di cifre eccessive, se non addirittura di speculazione.

Per questo motivo mi sento in dovere di spiegare brevemente i fattori ed i costi alla base di un allevamento, che ricadono ovviamente sui cuccioli, determinandone il prezzo.

Il costo dei riproduttori: per iniziare ad allevare è necessario avere almeno una femmina e questa non potrà necessariamente essere una femmina qualsiasi. Dovrà a tutti gli effetti essere una micia di qualità, per tipo, salute, genealogia . Una micia con queste caratteristiche potrà costare qualche migliaia di euro. Ogni micio è infatti il risultato del lavoro di altri appassionati della razza, ed è grazie a questo lavoro se oggi si possono avere garanzie di un certo aspetto o di un certo carattere parlando ad esempio di Maine Coon.  Ma vi serve anche un maschio, quindi la ricerca e le spese raddoppiano.

Le spese Veterinarie: ogni Allevatore degno di questo nome sottopone tutti i soggetti, anche i neutri, a visite , vaccini e trattamenti periodici. Fanno parte della routine di allevamento insieme ai costi di mantenimento ( cibo super premium, lettiere, accessori ) Ma i gatti sono esseri vivi, e possono ammalarsi e in una situazione di questo tipo le spese veterinarie si impennano.

I test genetici: ogni serio Allevatore testa i suoi gatti sulle principali malattie genetiche. Alcuni di questi test vanno ripetuti annualmente ( ad esempio nella razza Maine coon le ecografie a cuori e reni), altri basandosi sul DNA, solo una volta: di fatto sono un costo fisso che garantisce la salute dei futuri cuccioli e che ricade sull'allevamento.

I costi della cucciolata: nelle gatte la gestazione dura circa 65-67 giorni. In meno di  un mese la micia inizia ad avere un fabbisogno energetico molto maggiore, fino ad arrivare a quadruplicarlo a pochi giorni dal parto. Sarà indispensabile seguire la gravidanza con almeno due ecografie ed una lastra quando sarà in prossimità del parto. Inoltre, sarà di nuovo necessario un controllo specialistico successivo alla nascita. 

Questo è uno scenario ottimista, potrebbe rivelarsi necessario un cesareo o la mamma potrebbe avere complicazioni post partum. Ma se siamo fortunati  sarà lei ad occuparsi dei piccoli, che andranno ovviamente sverminati, vaccinati almeno due volte  e svezzati con cibo digeribile di alta qualità.   Ma i cuccioli potrebbero aver bisogno di integrazioni, perché la cucciolata è numerosa, o la mamma non ha latte a sufficienza. Ecco allora che subentra l'allevatore, che fornisce latte specifico ogni tre quattro ore. Che costa esattamente come quello ad uso umano.  Questo sperando  che tutto vada bene, perché un cucciolo potrebbe indebolirsi e richiedere cure veterinarie extra, così come il problema  potrebbe coinvolgere tutta la cucciolata.  infine mamma micia, a svezzamento terminato, avrà bisogno di cure a base di integratori, così da tornare al suo originale splendore. 

I costi delle esposizioni: piacciano o meno, sono una necessità per chi alleva, poiché è indispensabile confrontarsi con gli altri allevatori ed i giudici così da capire se si sta lavorando o meno nella giusta direzione. E così facendo l'allevatore si trova a girare per il paese o addirittura all'estero: Iscrizioni, pedaggi, carburanti ed hotel pesano sull'economia di un allevamento. 


Infine i costi dei documenti ufficiali: seppur irrisori rispetto a quelli elencati fin ora, denuncie di nascita, richieste di pedigree, e tasse di iscrizioni alle associazioni fanno parte del bilancio di un'allevamento.


La maggior parte degli allevamenti,  come il mio, è di tipo amatoriale proprio perché è necessario far fronte quotidianamente a queste spese, che difficilmente vengono totalmente coperte da un paio di cucciolate annuali. Allevare è passione, ed è una passione costosa. Che vi garantisce cuccioli DOCG.